Da più di 30 anni desideriamo offrire ai nostri clienti il meglio che il territorio e le stagioni ci propongono, servendo piatti della tradizione e idee culinarie sempre nuove.
Il Team è legato da un credo: il miglior servizio al top della cordialità. A vostra disposizione per consigliarvi e servirvi per farvi godere il massimo dell'esperienza presso l'Osteria.
Pomodoro, mozzarella, speck, Büsciun della Valle di Muggio
Primi
Spaghetti Teatro
17.-
Aglio, olio, acciughe, peperoncino, pan grattato e prezzemolo
Gnocchi Teatro
19.-
fatti in casa, con omodoro, panna, carciofi, mozzarella
Gnocchi al gorgonzola
19.-
fatti in casa, con panna, gorgonzola e pepe
Tagliatelle ai funghi
20.-
Funghi porcini e pepe
Pepata di cozze
19.-
Cozze fresche con pomodoro, pepe e crosta con pasta della pizza
Trofie al salmone
17.-
Salmone, cipolle, vodka e panna
Penne all'arrabbiata
14.-
Pomodoro, aglio, peperoncino e prezzemolo
Pasta carbonara
19.-
Guanciale, tuorlo d'uovo, grana e pepe
Secondi
Carpaccio di manzo
20.-
con rucola e scaglie di grana
Filetto di manzo
33.-
alla piastra, con contorno
Filetto di cavallo
33.-
alla piastra, con contorno
Tacchino
23.-
alla piastra, con contorno
Orecchia di elefante
26.-
impanata di tacchino, con contorno
Tartar-Pizza
30.-
Carne di manzo cruda al coltello, condita e servita con pasta della pizza
Contorni a scelta
Verdure saltate / Patate al rosmarino / Insalate
Le nostre pizze, anche con pasta semi-integrale alla canapa, al carbone vegetale e per celiaci.
– Ogni mese nuove proposte –
Que bella osteria! The pizza is incredible! Special taste, perfectly cooked! But also their meat and other dishes are just perfect. Not to mention their home made crema catalana! Whow! An evening in paradise! The service was perfect: fast, friendly with a good chat - we felt at home!Yves Zischek, Google Local Guide - 67 reviews
Posto accogliente con anche tavoli all'esterno. Provato la pizza con pasta "al carbone"... Ottima. Parcheggio disponibile sul lato opposto della strada. Dopo le 21.00 anche sulla piazza adiacente.Rinaldo Jaderi, Google Local Guide / 208 reviews
Un sito da visitare. Il propietario simpatico e uno del mestiere....da notare che quest'anno fa i 30 anni di gerenza.
La pizza buonissima, quindi...Sergio Ceppi, Google Local Guide / 95 reviews
LA STORIA“Un paradiso di distesa spiritualità…” Con queste parole, più di cent’anni fa, Giacomo Puccini descriveva Vacallo. Già, perché proprio qui, a pochi passi dalla nostra Osteria, l’illustre compositore visse per alcuni mesi d’estate negli anni compresi fra il 1889 e il 1892.
Non ancora famoso – reduce, anzi, da un’accoglienza tutt’altro che calorosa della sua seconda opera – Puccini si dedicava allora alla stesura della Manon Lescaut, andata in scena nel 1893 al Teatro Regio di Torino. Ma se questa è storia nota, forse pochi sanno che fu nelle calde notti vacallesi, al lume di candela, Puccini scrisse gran parte dell’opera. Dopo le dieci di sera, dalle finestre di casa Tettamanti (oggi casa Puccini, situata vicino alla Chiesa di Santa Croce) si potevano udire le note di un pianoforte, prova dell’instancabile lavoro che impegnava il compositore fino a notte inoltrata.
Al di là dell’impegno musicale, tuttavia, l’immagine che le voci di paese riportavano era quella di un giovane squattrinato, grande amante delle belle donne, incline allo scherzo. Puccini, infatti, soleva alzarsi intorno a mezzogiorno per passeggiare nei dintorni – a San Martino di Sagno, al Vallone, al monte Bisbino – giocare alle bocce, scambiare due chiacchiere con gli amici conosciuti in paese: Cirillo Cavadini, con cui discuteva di politica; Roberto Luppi di Pizzamiglio, che gli fu maestro e compagno di caccia; Federico Lupi, appassionato cultore di musica…
Qualche perplessità, poi, doveva suscitare anche quello sregolato andirivieni da casa Puccini di artisti e personaggi milanesi, e forse pure la convivenza con Elvira Bonturi o l’amicizia con Ruggero Leoncavallo che fu, per un breve periodo, nel nostro paese.
Nel 1891, Leoncavallo alloggiava al piano superiore di quella che oggi è la nostra osteria e che allora si chiamava Osteria Rizza. Fu lui – si racconta – ad inviare all’amico e collega toscano il disegno di un’enorme mano, allusione scherzosa alla futura e celebre Manon. Due grandi della musica, due «matti» – come furono ribattezzati dagli abitanti di Vacallo – che per felice coincidenza incrociarono le loro vite sulla piazza principale del nostro piccolo comune.
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